'L'addio di Di Francesco non me l'aspettavo'

Squinzi: 'Ma non posso certo trattenerlo con la forza'

1495965311767_IMG_3769.JPG"Di Francesco se ne va a Roma? Non me l'aspettavo, pensavo che il contratto contasse ancora qualcosa e che la clausola di 3 milioni fosse una garanzia. Non posso trattenerlo con la forza, faccio lo stesso con i 10 .000 dipendenti sparsi per il mondo: se vuole lasciare, pazienza". 

Il patron del Sassuolo Giorgio Squinzi, attraverso una intervista alla Gazzetta Sportiva, esprime la sua amarezza per la partenza del suo tecnico verso la capitale al posto di Luciano Spalletti.

"Ci siamo parlati al convegno della Mapei Sport, ma non ci siamo confrontati. Di Francesco ha altri due anni di contratto e una penale da pagare in caso di rescissione. Di questo dovremo parlare con la Roma. Aspettiamo.  Il suo sostituto?  Non lo so. Posso dire che allenatore cerchiamo: italiano, tra i 40 e i 50 anni. Funzionale al progetto: puntare sui giovani, come ha fatto cosi' bene Di Francesco. Il ds Rossi se ne va? Mi ha detto che vuole andare ma gia' un'altra volta lo aveva fatto per poi tornare. Berardi Va via? Non ho capito cosa vuol fare, vorrei che restasse per diventare la bandiera del Sassuolo. Ma dopo quello che e' successo con Di Francesco non ho piu' certezze, comunque faremo di tutto per tenerlo".

Squinzi risponde a chi va via rilanciando le sue ambizioni: "Arrivare entro un paio di anni tra le prime 6-7, poi pensare alla champions. Tra due stagioni l'Italia avra' 4 squadre. Faremo il salto di qualita' grazie anche al nuovo centro di allenamento pronto nel 2018: non sara' come Milanello, ma quasi".

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  • pubblicato28.05.2017
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